L’otite è una malattia tipica dell’infanzia e si distingue in otite media acuta, otite media cronica e otite esterna a seconda della durata e della sede in cui si verifica.
Otite media acuta
È un’infezione batterica caratterizzata da otalgia (dolore all’orecchio), febbre e, talvolta, otorrea (secrezione nel condotto uditivo in caso di perforazione del timpano).
Otite media cronica
Colpisce il bambino, molto frequentemente in età prescolare, e si presenta come otite media effusiva, con presenza di secrezione/trasudato non infettivo sempre nella cassa timpanica e con sintomi quali senso di ovattamento e ipoacusia.
Otite esterna
È frequente durante i mesi caldi e umidi e colpisce il condotto uditivo esterno-lateralmente alla membrana timpanica. i sintomi iniziali possono essere prurito e ovattamento, per poi diventare più incisivi con dolore intenso, otorrea e ipoacusia.
Per le otiti medie, la forma migliore di prevenzione è rappresentata da una corretta e quotidiana igiene nasale. Il naso, infatti, è collegato con la cassa timpanica attraverso la tuba di Eustachio nella parte posteriore della fossa nasale ed è per questo che i lavaggi nasali permettono di eliminare germi e batteri prima che giungano nella cassa timpanica.
In particolare i bambini inseriti in comunità o con fratelli maggiori più esposti al rischio di contrarre infezioni, dovrebbero eseguire lavaggi nasali quotidiani per rimuovere i patogeni della “porta d’ingresso”, ovvero dall’ostio della tuba di Eustachio.
Recenti studi hanno poi, dimostrato che l’aggiunta di acido ialuronico durante il lavaggio nasale favorisce il distanziarsi degli eventi otitici diminuendo la carica batterica del rinofaringe.
Per quanto riguarda la prevenzione dell’otite esterna, invece, si consigliano 1-2 lavaggi auricolari settimanali con soluzione fisiologica e l’uso di gocce ceruminolitiche da usare prima di procedere. poiché spesso le otiti medie croniche sono causate dalle presenza di adenoidi ipertrofiche, è bene consultare un medico otorinolaringoiatra che ne valuti lo stato e decida se prescrivere o meno farmaci cortisonici locali.