Si valuta che in una famiglia ogni quattro in Europa e nel Nord America, vi sia una persona che soffra di emicrania.
La causa primaria non è conosciuta e probabilmente è diversa da persona a persona.
L’emicrania è considerata una malattia ereditaria; se entrambi i genitori soffrono di emicrania vi è una probabilità del 75% che anche i figli ne soffrano.
Purtroppo l’emicrania non è considerata come definitamente curabile, ma come trattabile e controllabile.
Questo disturbo neurologico, che colpisce circa il 12% della popolazione, si manifesta con cefalea intensa, nausea, sensibilità alla luce e al suono, fatica, sudorazione e problemi di concentrazione.
L’emicrania può durare anche fino a tre giorni.
Le persone che ne soffrono hanno bassi livelli di Magnesio nel cervello durante gli attacchi.
Quindi gli integratori di Magnesio rappresentano un valido supporto per prevenire le emicranie e studi hanno dimostrato come riducano il numero di giorni in cui le persone presentano questo fastidioso disturbo.
Uno dei principali ruoli del Magnesio è il controllo dell’eccitabilità nervosa e muscolare, tanto che la sua carenza è associata alla sindrome di ipereccitabilità neuronale, caratterizzata da numerosi sintomi fra cui, appunto, l’emicrania.
Il Magnesio, inoltre, agisce sui recettori della serotonina, e sulla sintesi e rilascio dell’ossido nitrico, fattori connessi all’attacco acuto di emicranie.
Studi scientifici ci dicono inoltre che più del 50% dei pazienti affetti da cefalea mostra bassi livelli di Magnesio intracellulare.
Un recente studio (Thomas, 2000) condotto su pazienti affetti da questa malattia, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ha dimostrato inequivocabilmente come il supplemento di Magnesio al dosaggio di 600 mg/die per dodici settimane abbia determinato una riduzione del 40% della frequenza delle crisi emicraniche.
Si può pertanto concludere che il Magnesio, grazie alla elevata sicurezza terapeutica ed al suo basso costo, risulta essere un valido e naturale rimedio, la cui integrazione è consigliabile a tutte quelle persone affette da questa sindrome, a patto che vengano eliminate anche le cause di eccessivo consumo di Magnesio come ad esempio le intolleranze alimentari ai carboidrati.