Terza causa di visite pediatriche, la tosse è un meccanismo di difesa delle vie aeree che serve al bambino per allontanare secrezioni, corpi estranei, germi e sostanze nocive.
Ecco perché il riflesso della tosse non va bloccato, ma contestualizzato per comprendere cosa nasconde.
Allo stesso tempo, infatti, può essere un sintomo di infiammazioni e infezioni delle vie respiratorie e necessitare di una terapia specifica.
La tosse viene classificata come
Tosse acuta
Dura meno di 4 settimane e tende a risolversi spontaneamente una volta eliminata la causa che l’ha provocata. Se segnale di un’infezione alle vie respiratorie, può essere di tipo virale o batterico. il primo caso non richiede nessuna terapia a supporto, nel secondo viene prescritto normalmente un trattamento con antibiotici.
Tosse cronica
si chiama così per la sua durata che supera, generalmente, le 4 settimane. In tale condizione le probabilità di una guarigione spontanea sono del 20% e un percorso diagnostico approfondito è consigliabile per risolvere definitivamente il problema (purtroppo, le statistiche ci dicono che il 50% dei bambini effettua 10 visite pediatriche prima di fare ricorso a un approccio specialistico pneumologico). Non esiste una terapia univoca, ma tutte le terapie sono legate alla diagnosi.
Tosse asmatica
È una conseguenza dell’attacco asmatico e viene trattata con la terapia dell’attacco acuto di asma
Oltre al criterio della durata, la tosse viene classificata anche in base alle sue caratteristiche (secca,catarrale, abbaiante…), che vanno analizzate per poter definire meglio diagnosi e cura. anche in questo caso, l’obiettivo non è curare il sintomo, ma rimuovere la causa. Un rimedio casalingo efficace per placare la tosse in assenza di sciroppi sedativi o mucolitici è dare al bambino un cucchiaio di miele 2-3 volte al giorno (mai, però, sotto ai 12 mesi per il rischio di botulismo infantile).
Quando un colpo di tosse deve destare preoccupazione?
Se la causa è evidente – raffreddore, influenza… la tosse non deve preoccupare i genitori. Se, però, compare improvvisamente con sintomi o segni di difficoltà respiratorie o soffocamento (magari mentre il bambino gioca non sorvegliato o sta mangiando), è possibile che abbia inalato un corpo estraneo e questo costituisce un’urgenza medica assoluta. In generale, comunque, la tosse accompagnata da difficoltà respiratoria necessita di una gestione rapida, anche quando non si tratta di inalazione di corpo estraneo.