Di seguito sono riportati alcuni consigli sul trattamento di patologie lievi che possono comparire frequentemente in gravidanza o dopo il parto. Questi consigli non possono, comunque, sostituire il giudizio clinico del medico.
I farmaci per automedicazione sono utilizzati per patologie lievi che guariscono in pochi giorni. Se dopo 2-3 giorni la malattia non migliora, consulta il tuo medico.
Maggior prudenza è invece necessaria nell’uso di altri farmaci comunemente impiegati per curare il dolore, i cosiddetti farmaci antinfiammatori non steroidi (FANS), per esempio acido acetilsalicilico, ibuprofene, diclofenac, ketoprofene, nimesulide. In base ai dati disponibili non sembrano aumentare il rischio di malformazioni, ma secondo alcuni studi potrebbero aumentare il rischio di aborto spontaneo. L’uso nelle prime settimane di gravidanza richiede perciò cautela.
In gravidanza è meglio evitare l’acido acetilsalicilico, in quanto alcuni studi hanno segnalato una possibile associazione tra la sua assunzione e la comparsa di malformazioni della parete addominale (gastroschisi).
I FANS non vanno impiegati durante il III trimestre di gravidanza e in particolare dopo la 34a settimana di gestazione, in quanto possono causare una chiusura in utero del dotto di Botallo, un vaso fondamentale per la circolazione del sangue nel feto.
Per quanto riguarda l’allattamento, l’uso di acido acetilsalicilico è invece sconsigliato, in quanto la quantità presente nel latte, anche se bassa, può causare effetti indesiderati rari ma gravi nel bambino allattato.